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Trapianto: come si fa e perchè in alcuni casi è da preferire alla semina

Il trapianto è un’operazione cruciale per il giardino, ma non dimenticate che può rivelarsi molto utile anche per l’orto, tanto che a volte è più indicato della semina. Sapete perché?

 

I vantaggi del trapianto

Il trapianto, che consiste nell’iniziare la coltivazione partendo dall’interramento della piantina già sviluppata, presenta principalmente due vantaggi rispetto alla semina:

- le tempistiche sono anticipate: dal momento che non si deve aspettare che il seme germini,  il ciclo colturale effettivo risulta più corto;

- si hanno maggiori probabilità di successo: le prime fasi di vita, partendo dal seme, sono le più delicate e il trapianto consente di scavalcare questo problema dato che si utilizzano piantine già cresciute. Questo assicura un attecchimento più facile.

 

Come si fa il trapianto

La prima regola da tenere a mente è che il trapianto va fatto solo se il terreno non è troppo bagnato, altrimenti è meglio aspettare. L’acqua infatti potrebbe rovinare le radici e rendere vana l’operazione.

Il secondo aspetto da prendere in considerazione è la temperatura: evitate il trapianto se le temperature minime sono inferiori ai 10 °C.

Prima di trapiantare è indispensabile preparare il terreno eliminando le piante infestanti e avendo cura di estirpare anche le radici per evitare che ricrescano.

Nel decidere come disporre le piantine, ricordatevi di rispettare le giuste distanze sulla fila e tra le file in base a ciò che è più indicato per la specie o la varietà che volete coltivare. Procedete poi creando delle buchette dove mettere le piantine da trapiantare con il loro pane di terra e riempite gli spazi rimasti liberi con il terreno appena smosso. Alla fine irrigate abbondantemente.

 

Quali piante si possono trapiantare?

Quasi tutte le piante si possono trapiantare, per quanto riguarda l’orto la limitazione dipende principalmente dalla parte edibile: non è infatti possibile trapiantare gli ortaggi coltivati per la loro radice (es. carote, ravanelli..), questo perché l’apparato radicale risente necessariamente delle operazioni di trapianto e ne potrebbe uscire danneggiato.

 

Consigli per la riuscita del trapianto

Sala Laurus suggerisce l’utilizzo congiunto di due prodotti estremamente efficaci in occasione del trapianto perché capaci di aumentarne le probabilità di successo e di migliorare i risultati. Si tratta di Radifarm e di Kendal due soluzioni frutto della ricerca Valagro. Radifarm è un biostimolante promotore della radicazione pensato proprio per questa delicata operazione. Assicura l’attecchimento delle piantine trapiantate e riduce il tempo di superamento dello stress da trapianto. Agisce nutrendo le piante nelle fasi iniziali e favorendo la formazione di un forte apparato radicale, grazie all'allungamento delle radici esistenti e l'emissione di nuove radici. Basta applicarlo 2 volte, una al trapianto e la seconda 7 giorni dopo. Attenzione però, il prodotto deve arrivare a diretto contatto con le radici delle piantine altrimenti perde di efficacia.

Kendal invece contiene ingredienti biologicamente attivi e scrupolosamente selezionati per rendere le piante vigorose, anche in difficili condizioni di crescita. In questo modo è possibile ottenere una resa migliore e maggiore qualità. Usato ogni 7-10 giorni, Kendal permette di supportare il sistema pianta quando si verificano fattori stressanti, favorendo la funzione antiossidante all’interno delle cellule vegetali.