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Orchidee da esterno, scopri quali sono e come averne cura

Le tre varietà di orchidee da esterno

Siamo abituati a pensarle come piante d'appartamento, ma sapete che alcune orchidee stanno benissimo all'aria aperta? Ecco tre tipologie perfette da esterno.

 

Paphiopedilum

Appartenenti alla sottofamiglia delle Cypripedioideae, le orchidee Paphiopedilum hanno origine asiatica e devono il loro nome, traducibile in “pantofola di venere”, alla loro particolare forma. Il termine Paphos sta infatti a indicare la città cipriota che pare abbia dato i natali Afrodite (Venere per i Romani) mentre Pedilon significa ciabatta. La loro coltivazione non presenta particolari difficoltà: prediligono ambienti luminosi (va però evitata l’esposizione alla luce diretta del sole), ma riescono a crescere anche con poca luce. Possono resistere per brevi periodi anche a temperature sotto i 10 °C in inverno (il limite minimo è di 5 °C) e sopportare fino ai 35 °C in estate. Questa tipologia di orchidea va annaffiata regolarmente affinché non si disidrati, avendo l’accortezza di aggiungere dell’acqua nel sottovaso dove avrete precedentemente messo dell’argilla espansa, in modo da aumentare l’umidità ambientale. Si consiglia la coltivazione in vaso, con substrato poroso (come il bark). La concimazione deve essere effettuata con continuità durante il periodo vegetativo che va dalla primavera all’autunno.

 

Cymbidium

Dagli affascinanti colori pastello e con labello screziato, le orchidee Cymbidium sono originarie di Asia e Australia. In primavera sviluppano un lungo fusto su cui sbocciano circa 15-20 fiori e rimangono belli per settimane. Questo tipo di orchidea primeggia per quel che riguarda la resistenza al freddo, dal momento che alcune sottospecie possono resistere fino a - 2 °C. L’ideale comunque è lasciarle all'esterno finché la temperatura rimane superiore ai 5 °C e poi portare le piante in casa. Prediligono ambienti ventilati, luminosi e soleggiati (ma evitate l’esposizione alla luce diretta del sole nei periodi più caldi). Annaffiate con frequenza nei mesi estivi, in modo da non lasciare asciugare il substrato. Quando fa caldo, nebulizzate l'acqua anche sulle foglie. Nei mesi freddi invece riducete anche drasticamente l’annaffiatura, vi accorgerete che un breve periodo di siccità simulata stimola la fioritura. Si consiglia di coltivare queste orchidee in vaso, anche se si adattano bene anche alla terra, sempre che si tratti di terreni molto drenanti. Come substrato in vaso usato un leggero frammisto con materiali inerti e corteccia per aumentare la porosità. La concimazione deve essere costante dalla primavera all'autunno. Fate attenzione: quando le acquistate accertatevi che non si tratti di ibridi commerciali, non hanno le stesse caratteristiche.

 

Bletilla striata

Questa famiglia di orchidee si riconosce per la presenza in primavera di uno stelo su cui sbocciano 5-12 fiori di colore rosa o bianco rosato. Non sopporta temperature inferiori ai 5°C, per cui quando fa molto freddo è bene non lasciare la Bletilla striata all’aperto. Ama gli ambienti ben luminosi, con l’accortezza però di non mettere la pianta sotto ai raggi diretti del sole che risulterebbero troppo aggressivi durante i mesi estivi. Annaffiatela abbondantemente per tutto il periodo vegetativo, mentre nei restanti periodi dell’anno potete ridurre l’apporto d’acqua, l’importante è che il terreno rimanga sempre umido. Utilizzate come substrato un terriccio composto da foglie o da torba. In estate è necessario concimare con regolarità. La coltivazione della Bletilla presenta alcune difficoltà, per cui è consigliata a chi ha già una certa dimestichezza.

 

Se questi sono i tre principali tipi di orchidea da esterno, è bene citare le orchidee Odontoglossum e le Pleione, anch’esse indicate per la coltivazione all’esterno, in vaso o in terra, soprattutto dove i climi sono miti.

 

Come prendersi cura delle orchidee

Sala Laurus, per la cura di queste particolari piante, consiglia l’uso del concime per orchidee DeaMaxCon la sua formulazione naturale e specifica DeaMax, garantisce una crescita sana ed equilibrata delle orchidee e ne supporta la rifioritura prolungandone anche la durata.

Come terriccio per orchidee Sala Laurus ha scelto per voi Compo Sana terriccio per orchidee a base di corteccia di pino e torba bionda in grado di soddisfare al meglio le particolari esigenze di ogni specie di orchidea.

Quali vasi scegliere per le orchidee

Quanto ai vasi per orchidee, sono particolarmente pratici quelli della linea Brussels Orchid: Brussels Diamond Orchidea High, Brussels for Soft Orchidea High, Brussels Orchidea High, Brussels orchidea. Questi vasi di design per orchidee sono stati studiati appositamente per accogliere queste speciali piante: il profilo slanciato e il fondo rialzato garantiscono areazione e drenaggio ottimali per le delicate radici mentre il design minimale abbina eleganza a facilità d’uso.