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Oidio, quali colture colpisce e come contrastarlo

Già sentito parlare di oidio? Si tratta di una malattia crittogamica, ovvero provocata da dei funghi, che colpisce numerose piante. I responsabili di questa patologia sono funghi ascomiceti appartenenti alla famiglia delle Erysiphaceae.

L’agente patogeno dell’oidio non è uno solo fungo, per questo motivo la malattia può colpire piante di differenti tipologie, da quelle da orto (in particolare zucchine, cavoli, piselli e carote) a quelle ornamentali e anche gli alberi da frutto, vite compresa, non ne sono esenti.

L’oidio si manifesta sotto forma di una patina bianca, simile a del feltro dall'aspetto pulverulento, che ricopre le foglie, i germogli e i frutti durante il loro sviluppo. Per questa caratteristica peculiare, la malattia viene anche detta "mal bianco", "nebbia" o "albugine".

L'oidio si propaga facilmente per via dell’azione del vento, che trasporta le spore fungine e ne agevola la diffusione. Temperature medie attorno ai 20 gradi accompagnate da un discreto livello di umidità favoriscono la moltiplicazione dei funghi responsabili della malattia. La pioggia invece è in grado di contrastarne la diffusione grazie all’effetto dilavante.

I funghi dell’oidio agiscono come dei parassiti, fissandosi sulle superfici colpite. Le zone interessate dalla patologia, come prima cosa tendono a perdere colore per poi subire un graduale deperimento dei tessuti a opera dei parassiti fungini, che provocano nei casi più gravi disseccamenti e spaccature sulle aree colpite fino alla necrosi e alla morte della pianta.

 

Per contrastare l’oidio, Sala Laurus consiglia di utilizzare il Emerald 40 EWfungicida sistemico e con una formulazione innovativa, Emerald 40 EW PFnPE raggiunge uniformemente tutte le parti delle piante trattate, proteggendo non solo la vegetazione presente al momento del trattamento ma anche quella che si svilupperà nei giorni successivi. Viene assorbito rapidamente dalle foglie e già 2-4 ore dopo il trattamento un’eventuale pioggia non dilava il prodotto. Efficace già a basse dosi, fornisce una protezione sia nei trattamenti preventivi che in quelli curativi.

Possono certamente aiutare, in un'ottica di regime biologica, corroboranti quali Solabiol Zeolite Cubana, Vithal Caolino polvere di roccia e Lecitina di Soia.

La zeolite è una polvera di roccia lavica impiegata per trattamenti preventivi in agricoltura biologica. Possiede un'azione efficace sta nel creare condizioni ostili allo sviluppo dei patogeni, costituendo una barriera meccanica. La zeolite ha il seguente meccanismo di azione: crea una barriera protettiva sulla foglia che riduce il rischio di infestazione; azione igroscopica che ne provoca la disidratazione.

Il caolino è un minerale di colore bianco e irrorato forma un film sottile e omogeneo dotato di azione adesiva. Dissuade gli insetti e crea un ambiente ostile  all'ovideposizione. Preserva le piante dalle scottature e contrasta il sorgere di malattie fungine, dacchè riduce in modo sensibile l'umidità superficiale sulle foglie.

La lecitina di soia sostanza naturale che rende le pareti cellulari delle foglie più resistenti alle malattie fungine. Possiede un'azione sulla proliferazione delle spore fungine rendendo difficile lo sviluppo di umidità delle foglie.