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Le cocciniglie, nemiche di piante ornamentali e frutteti

Le cocciniglie sono insetti appartenenti all’ordine dei Rhynchota, estremamente dannosi in agricoltura dal momento che sono fitofagi, ovvero vivono a spese dei vegetali con cui entrano in contatto.

 

Cocciniglie, come riconoscerle e perché sono dannose?

Le si trova sulle conifere, su svariate piante ornamentali succulente comprese, sulla vite, sugli olivi, sugli agrumi, sui noccioli e numerosi altri alberi da frutto, insinuandosi in anfratti e fessure o in angoli poco esposti. Hanno una particolare preferenza per le piante che vengono concimate regolarmente con prodotti contenenti un’alta percentuale di azoto. Infestano senza distinzione fusti, germogli, foglie e talvolta anche radici. I loro luoghi di elezione hanno una ridotta umidità e una limitata ventilazione.

Nonostante possano avere dimensioni diverse, questi rincoti si riconoscono facilmente per la tendenza a ricoprirsi di una sostanza cerosa, che forma uno scudo protettivo morbido, a fiocchi, farinoso o rigido a seconda delle tipologie. Ne esistono di varietà diverse, le più comuni sono Iceria, Saissetia, Ceroplastes, Chloropulvinaria, Pseudococcus e Planococcus, solo per citarne alcune. In base alla sostanza che le ricopre e al genere di piante che colpiscono, si può sentire parlare di cocciniglia bassa agrumi, cocciniglia bianca agrumi, cocciniglia bianca del pesco, cocciniglia elmetto degli agrumi, cocciniglia del pino marittimo, cocciniglia farinosa degli agrumi, cocciniglia grigia degli agrumi, cocciniglia virgola degli agrumi, cocciniglia cotonosa degli agrumi, cocciniglia cotonosa dell’olivo, cocciniglia del corniolo, cocciniglia del nocciolo, cocciniglia del pino nero, cocciniglia rossa forte, cocciniglia San Josè e tante altre.

Si tratta dunque di una famiglia estremamente numerosa, varia e pericolosa dal momento che gli insettini che vi appartengono si nutrono della linfa delle piante che attaccano indebolendole progressivamente.

Dovendo nutrirsi di molta linfa per vivere ed essendo la linfa ricca di zuccheri, la cocciniglia tende a trattenere le parte proteica ed eliminare l’eccesso di acqua e zuccheri, producendo la cosiddetta melata, di cui le formiche vanno ghiotte. Proprio queste ultime contribuiscono alla diffusione delle cocciniglie tanto che addirittura sono in grado di allevarle.

Sempre questa sostanza zuccherina di scarto agevola il rischio per la pianta di contrarre delle malattie fungine.

 

Cocciniglie, come eliminarle

Lo strato ceroso rende difficile la lotta alla cocciniglia. Se l'infestazione è a uno stadio iniziale la si può eliminare manualmente, togliendo una cocciniglia alla volta e disinfettando i fori da essa prodotti con dell’alcool. Se invece l'infestazione è a uno stadio avanzato è meglio intervenire con apposite soluzioni.

Sala Laurus consiglia l’uso di Biolid UP, unolio minerale dall’effetto insetticida-acaricida che a differenza di altri prodotti simili, inefficaci ad alte temperature, può essere usato in qualunque stagione, anche in estate, su agrumi, pomacee, drupacee, olivo e piante ornamentali. Agisce per asfissia coprendo il corpo o le uova degli insetti con una sottile pellicola che impedisce loro di respirare. Biolid UP è un prodotto sicuro, ammesso anche in agricoltura biologica.

 

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