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La potatura invernale della vite

La potatura invernale della vite ha come obiettivo quello di migliorare lo sviluppo vegetativo e la qualità dei frutti prodotti nell’anno seguente. Sapete cosa tenere in considerazione affinché sia svolta nel modo corretto?

 

La potatura invernale, detta anche potatura secca o di produzione, va effettuata durante il periodo di riposo vegetativo della vite, ovvero dopo la caduta delle foglie e prima della ripresa vegetativa. Lo scopo di questa pratica agronomica è quello di contribuire al rinnovamento dell’apparato vegetale, mantenendo la forma e le dimensioni delle singole viti,  ecco perché il sistema di allevamento adottato ha un grosso peso su come praticare la potatura che è diversa da una forma di allevamento all’altra. Fra gli obiettivi della potatura a secco c’è anche quello di agire sul carico, la qualità e la distribuzione di gemme per ceppo.  Una buona potatura permette un bilanciamento armonico tra produzione e sviluppo vegetativo, oltre a migliorare la qualità dei frutti e la resistenza dei tralci.

 

Fra i fattori che influiscono sulla scelta di quando iniziare la potatura invernale ci sono le condizioni climatiche e la varietà dei vitigni coltivati.

 

Quanto al primo fattore, è bene sapere che una potatura precoce contribuirà a un germogliamento anticipato, mentre una potatura tardiva invece ritarderà la nascita dei germogli. Ecco perché se la vite è in un’area geografica dove c’è una buona probabilità che si verifichino delle gelate tardive, è consigliabile evitare potature precoci che metterebbero a rischio gelate i germogli.

Nelle zone di montagna e nel Centro-Nord Italia o comunque dove gli inverni sono molto rigidi e le temperatura molto basse, la potatura invernale va effettuata dopo il periodo di freddo più intenso, in genere quindi si aspetta la metà di gennaio. Nel Sud Italia e nelle zone più miti, la potatura può invece essere anticipata a fine autunno.

Considerando la varietà del vitigno, in linea di massima, la prassi prevede che si dia priorità alla potatura dei vitigni tardivi rispetto a quelli precoci.

 

Potare la vite richiede una certa professionalità e degli strumenti ad hoc. Sala Laurus ha selezionato un’ampia gamma di articoli adatti a tutte le esigenze di potatura: dalle cesoie per i tralci più piccoli ai troncarami per quelli più robusti, oltre alle forbici e potatori a catena elettronici. È fondamentale che lo strumento scelto sia robusto e permetta di ottenere un taglio netto dei tralci. Per prevenire malattie della vite, si suggerisce Felco 19 con polverizzatore. Così facendo sarà possibile disinfettare immediatamente e in automatico le lame e il taglio. Per una disinfezione profonda della vite, Sala Laurus, si consiglia l’uso del fungicida Cupravit 35 WG, a base di ossicloruro di rame, perfetto nella prevenzione della temibile peronospora e ammesso anche in agricoltura biologica dal momento che non presenta fitotossicità. Tuttavia, l'utilizzo congiunto dei biostimolanti Megafol e Kendal TE, arricchito con rame, manganese e zincoconsente alla pianta di avere una risposta importante allo stress da ferita e di rimanere in vigore in condizioni ostili.