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La melata, cos'è e perchè è pericolosa per le piante

La melata è una sostanza zuccherina secreta da gran parte dei Rincoti Omotteri, insetti che si nutrono della linfa delle piante (insetti fitomizi), come gli afidi.

 

Si tratta dunque degli escrementi liquidi di insetti che, nutrendosi di elevate dosi di linfa, si ritrovano poi a eliminare gran parte dell'acqua e degli zuccheri presenti nella stessa. Le goccioline di melata espulse finiscono così per rimanere sulla superficie dei vegetali attaccati, imbrattandoli e attirando altri insetti che ne apprezzano la dolcezza e che se ne nutrono, tra cui le formiche e le api, queste ultime in grado di trasformarla in miele.

Se da un lato la melata diventa nutrimento per altri insetti e concorre quindi al naturale funzionamento dell’ecosistema, dall’altro rappresenta un fattore dannoso in agricoltura. Questo strato zuccherino crea infatti le condizioni ideali affinché si verifichino insediamenti fungini sulle superfici vegetali, in particolare la fumaggine.
La fumaggine coprendo gli organi vegetativi ostacola la fotosintesi clorofilliana, interferendo così con il regolare sviluppo delle piante, in alcuni casi fino ad arrivare al deperimento delle stesse.
Per non parlare poi del fatto che un frutto imbrattato di melata o fumaggine risulta essere di qualità inferiore e subisce un deprezzamento economico. Anche se il danno è soltanto estetico, la consistenza vischiosa della melata e l’aspetto polverulento della fumaggine allontanano i consumatori.

Infine, attraverso la melata si possono creare dannose simbiosi. Famosa è quella tra formiche e afidi in quanto le prime, ghiotte di melata, agevolano la diffusione degli afidi che in un certo qual modo allevano trasportandoli su piante ancora non attaccate e proteggendoli da altri insetti predatori. Le colonie di afidi diventano così molto numerose creando squilibri nell’ecosistema. La simbiosi formiche-afidi è dunque un pericolo per le coltivazioni di orto, frutteto oltre che giardino.

 

Per rimuovere la melata dalle superfici fogliari, bisogna ricorrere a prodotti specifici come Sapone nero lava melata o Sapone molle di potassio, 100% di origine vegetale, consentito in agricoltura biologica, capace di lavare melata e fumaggini che si sono sviluppate sulle foglie delle piante a seguito di attacchi di afidi, cocciniglie, aleurodidi e psille. Non solo, la sua speciale formulazione, fa sì che la pianta sviluppi una maggiore una resistenza verso attacchi da parte di insetti con apparato boccale pungente-succhiante.

A scopo preventivo possono poi essere usati degli insetticidi di nuova generazione, come Closer, un insetticida sistemico che agisce contro insetti ad apparato boccale pungente-succhiante come afidi, cocciniglie e mosche bianche. Closer può essere utilizzato su piante da frutto (pomacee, agrumi, pesco e ciliegio), orticole (solanacee, cucurbitacee, cavoli e ortaggi a foglia), floreali e ornamentali.

Per tenere lontani afidi, mosche bianche e cocciniglie da gerani e piante fiorite, Sala Laurus suggerisce l’uso di Sanium SL giardinol’innovativo insetticida sistemico concentrato per il controllo efficace di insetti ad apparato boccale pungente succhiante come afidi, cocciniglie e mosca bianca sulle piante floreali ed ornamentali mentre con Neemazal A/S o Oikos, entrambi prodotti a base di azadiractina, un principio attivo di orgine naturale estratto dall’albero del neem, non tossico per le api, è possibile agire sugli insetti fitomizi e su moltissime colture diverse.

Inoltre, è possibile impiegare Sanium nel formato pronto all'uso in pillole, arricchito con la tecnologia One, permette l'apporto di nutrientio ad azione immediata.

Infine, Sanium SL pronto all'uso è disponibile nel pratico formato di 800 ml, per rendere più semplice la lotta contro gli insetti ad apparato boccale pungente succhiante come afidi, cocciniglie e mosca bianca sulle piante floreali ed ornamentali.