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Innesto a gemma, alto attecchimento in frutticoltura

L’innesto è una pratica usata per rinnovare gli alberi da frutto e per migliorare la qualità dei frutteti. Innestare significa tecnicamente saldare su una pianta (portainnesto o soggetto) un nesto (oggetto, occhio, scudetto o marza), ovvero una porzione di ramo o una gemma proveniente dalla pianta che si vuole riprodurre. Nel nel punto in cui le due superfici tagliate entrano in contatto saldandosi si forma un callo.

 

L’innesto a gemma in frutticoltura si utilizza in particolare per melo, pero, pesco, albicocco, susino, ciliegio, vite, agrumi e olivo.

 

Gli innesti possono essere di diversi tipi, uno di quelli con maggiore tasso di attecchimento in frutticoltura è proprio l’innesto a gemma, non a caso è molto diffuso. Si chiama così perché il nesto è rappresentato da una gemma.

 

A suo volta l’innesto a gemma si distingue in innesto a gemma dormiente e innesto a gemma vegetante. A fare la differenza tra di due tipi sono il periodo di raccolta delle gemme e quello di inserzione delle stesse. Il primo si effettua in estate (tra luglio e settembre) usa gemme prelevate nel momento dell’innesto. Il secondo si effettua in primavera, ma le gemme vengono raccolte a fine inverno e conservate a 4 °C, in sacchetti di plastica, fino al momento dell’uso.

 

La gemma utilizzata per l’innesto viene prelevata da rami vigorosi, sani e robusti. Va recisa asportando anche una parte di corteccia (che per la forma prende il nome di scudo o occhio). Il portainnesto deve invece avere un diametro adeguato per permettere l’inserzione del nesto. Questa si effettua recidendo dapprima la corteccia del portainnesto con due tagli, uno verticale, uno orizzontale, in modo da formare una T lunga circa due centimetri e larga uno. Una volta praticati i tagli, si sollevano i lembi della corteccia e si inserisce la gemma. Il contatto viene poi fissato e stretto con dei nastri da innesto. L’innesto a gemma prevede anche delle varianti: a doppio scudo, a pezza (comune in olivicoltura) o a zufolo.

 

Cosa serve per l’innesto

Per fare l’innesto a gemma servono, essenzialmente 4 cose: un ramo da cui prelevare la gemma, il portainnesto, una pianta compatibile su cui innestare la gemma, del nastro da innesto, un coltello (o una forbice) da innesto.

Siate certi di usare attrezzature di qualità e adatti allo scopo. Nello shop Sala Laurus potrete trovare gli innestatoi Felco. Per legare l’innesto avvaletevi dei nastri Buddy Tape, facili da applicare e appositamente pensati per favorire una buona riuscita dell’innesto, sono disponibili sia perforati sia non perforati.

Nell’innesto a gemma non serve disinfettare con il mastice, ma ricordatevi che è indispensabile farlo se usate altre tecniche di innesto. In caso di necessità, Sala Laurus suggerisce il mastice pronto all'uso, con aggiunta di rame e dotato di un pratico tappo dosatore. Questo prodotto protegge il punto di taglio dagli eventi atmosferici e dai patogeni, evitando inoltre la disidratazione della marza e del portainnesto.