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Il pianto della vite: cos’è, quando si manifesta, cosa significa

Avete già sentito parlare di pianto della vite? Con il termine “pianto” si intende la fuoriuscita di un liquido trasparente dai tagli di potatura della vite che si manifesta in una fase ben specifica del ciclo vitale della vite.

 

Perché la vite ‘piange’?

Il liquido emesso dai tralci potati è il risultato della riattivazione del metabolismo degli zuccheri e della respirazione cellulare, in seguito alla ripresa dell'attività delle radici. Dopo il riposo invernale e prima del germogliamento, la linfa inizia a risalire attraverso i vasi legnosi e la vite, proprio in questo particolare momento, è in grado di assorbire al massimo acqua e sostanze nutritive dal terreno.

 

Indicativamente il pianto della vite si verifica attorno alla metà di marzo. Il periodo dipende però da diversi aspetti correlati all'andamento stagionale e al tipo di vitigno. Questo fenomeno è la conseguenza della pressione esercitata dalla ripresa dell'attività radicale.

Il liquido che fuoriesce dai tralci è una soluzione acquosa composta da elementi minerali, organici (tra cui gli zuccheri) e acidi tipici della vite. Dopo circa un mese dal pianto della vite, le gemme iniziano a ingrossarsi e appaiono i germogli.

 

Come proteggere la vite durante la ripresa vegetativa

Il momento del pianto della vite è una fase estremamente delicata per la pianta. Cosa fare per garantire al vigneto tutto quel che necessita per un ideale germogliamento? Come prima cosa si possono prevedere degli interventi da quando la gemma si presenta cotonosa fino al momento della pre-fioritura. In questa fase si rivela prezioso un prodotto come Mc Extra, un concentrato solubile a base di fitoingredienti attivi estratti dall’alga Ascophyllum nodosum. Grazie alle sostanze biologicamente attive (betaine, fattori di crescita, mannitolo, aminoacidi e proteine di origine naturale) in esso contenute, è possibile ottenere un incremento quantitativo della produzione mantenendo l’ideale equilibrio vegeto-produttivo della pianta. Si tratta, tra l’altro, di un prodotto sicuro e naturale, tant’è vero che è consentito in agricoltura biologica, da usarsi sulla vita in ragione di 0,5-1,0 kg/ha, programmando da 1 a 3 trattamenti.

 

Con l’avvicinarsi della primavera sarà invece fondamentale esser pronti a proteggere la vite dagli insetti dannosi. Allo scopo vi può venire in soccorso Decis EW, un insetticida a base di Deltametrina che garantisce protezione anche a bassi dosaggi. Efficace contro parassiti della vite, come Cicaline, Metcalfa, Scafoideo, Tignole, agisce per contatto e ingestione. Per tenere alla larga gli insetti pericolosi dalla vostra vite, diluite 3-6 ml di Decis EW in 10 litri d'acqua e spruzzatelo sulla pianta. Ripetete il trattamento dopo 7 giorni.

 

Contro gli acari (in particolare Tetranychus urticae, Panonychus ulmi, Panonychus citri ed Eotetranychus carpini) si rivela invece molto utile Borneo un acaricida ovo-larvicida a base di etoxazole, adatto anche per la vite. Questo prodotto agisce sia sulle uova che contro tutte le forme giovanili già con dosaggi di 25-55 g/ha. Rispettoso degli organismi utili che naturalmente aiutano a contenere gli acari, si applica all’inizio dell’infestazione o alla prima comparsa di attacchi. Il prodotto va diluito in acqua e vaporizzato sulle piante da proteggere.

 

Un altro efficace insetticida-acaricida è Oikos, un prodotto naturale a base di Azadiractina, un estratto vegetale ottenuto dai semi dell'albero di Neem. Oikos vanta un ampio spettro d’azione (agendo su nemici della vite come Cicaline, Tripidi e Tignole) e la possibilità di essere usato in agricoltura biologica. Da usarsi alla prima comparsa degli insetti: vanno diluiti 2-3 ml di prodotto in 1 litro d'acqua prima di procedere a bagnare la pianta con l’insetticida. Il trattamento va ripetuto dopo 7 giorni.