Il peperone è tra gli ortaggi più amati e coltivati negli orti italiani. Si coltiva, in genere, trapiantando le piantine in orto, lasciando a ogni pianta circa 40-50 cm di spazio. Il terreno ideale è quello con un impasto medio, ricchi di nutrienti, soffice, non troppo sabbioso o molto compatto e con una buona capacità drenante.
Come tutte le solanacee, anche i peperoni prediligono posizioni ben soleggiate e possibilmente riparate dal vento, per garantire stabilità alla pianta. Periodicamente il terreno va smosso attorno alla pianta per prevenire lo sviluppo di infestanti e favorire la permeabilità del substrato.
I peperoni solitamente si seminano in semenzaio e poi in primavera (tra aprile e maggio) le piantine, che nel frattempo avranno raggiunto i 5-10 cm di altezza, vengono messe a dimora. Fortunatamente, la pianta di peperone non ha bisogno di particolari cure colturali. Bisogna però ricordarsi che le concimazioni devono essere regolari per tutto il ciclo, settembre compreso, e le irrigazioni costanti e abbondanti soprattutto durante i mesi più caldi e in assenza di piogge.
Mano a mano che la pianta cresce è importante legarla a dei sostegni così che le bacche non tocchino terra e con il loro peso pieghino il fusto danneggiandolo. Importante è zappettare regolarmente per contrastare le erbe infestanti ed effettuare la rincalzatura per rendere la pianta più stabile e proteggere l’apparato radicale (che nel peperone è superficiale). Come per il pomodoro anche il peperone va sfemminellato eliminando i germogli vegetativo che progressivamente compaiono all’ascella delle foglie. Nel caso di piante particolarmente produttive (6-7 bacche/pianta) alcuni consigliano di effettuare la cimatura per consentire alle piante di destinare l’energia allo sviluppo dei frutti.
Come combattere i nemici dei peperoni: afidi, mosche bianche, piralide e funghi
I principali nemici del peperone sono afidi, alueurodidi e piralide. Conoscendone la pericolosità, Sala Laurus ha selezionato una serie di prodotti in gradi di contrastarli.
Estremamente efficace per combattere gli afidi, ma anche l’aleurodide o mosca bianca (pericolosissima per i peperoni coltivati in serra) è Closer, un insetticida sistemico indicato proprio per la lotta agli insetti con apparato boccale pungente-succhiante come per l’appunto afidi, cocciniglie e mosche bianche. Closer è attivo per contatto già dopo la prima applicazione e funziona per ingestione proteggendo la vegetazione che si sviluppa dopo il trattamento.
La piralide appartiene alla famiglia dei lepidotteri e depone le sue uova sui peperoni, ma colpisce allo stesso modo mais e fagiolini. La larva di questo dannoso insetto buca la buccia del peperone e si ciba della polpa, rovinando l’ortaggio ed esponendolo a marciume, soprattutto in presenza di pioggia e umidità. Contro la piralide, si può usare un efficace prodotto di origine naturale a base di Bacillus thuringiensis (B.t.), un batterio in grado di produrre una tossina a cui sono molto sensibili le larve di lepidotteri. Il B.t. è contenuto nella speciale formulazione di Natria Dipel DF, un insetticida che agisce per ingestione, provocando la morte delle larve in tempi ridotti (bastano 1-3 giorni). Natria Dipel DF va diluito in acqua e applicato con uno spruzzino alla prima comparsa degli insetti, avendo cura di bagnare completamente le piante da proteggere. Affidatevi sempre alle indicazioni riportate in etichetta. In alternativa a Natria Dipel DF, Sala Laurus consiglia Rapax AS
Per difendere in modo preventivo i peperoni da malattie fungine, nell'ambito della protezione convezionale, una buona soluzione è Cumeta Flow, fungicida antiperonosporico che abbina Metalaxyl-M e rame da solfato tribasico (per un’azione di copertura) con attività preventiva e curativa e una lunga persistenza d’azione.
È invece efficace sia via preventiva sia con attacchi fungini in corso Emerald EW 40, un fungicida antiodico sistemico efficace che agisce su ticchiolatura, ruggine e oidio.
In relazione al metodo di difesa biologica, Sala Laurus propone l'impiego alternato in via preventiva del biostimolante Kendal Te, del corroborante Solabiol Zeolite cubana e del fungicida Microram 35 WG.
FOCUS ON
- Kendal Te
Biostimolante specifico per la nutrizione e lo sviluppo delle difese endogene della pianta, aiuta le piante a rimanere vigorose in condizioni ostili di crescita. Arricchito con Rame, manganese e zinco permette una resa maggiore e di migliore qualità.
- Solabiol Zeolite Cubana
Corroborante 100% naturale a base di roccia lavica per trattamenti consentiti in agricoltura biologica. La zeolite cubana ha azione preventiva e curativa su insetti e funghi che attaccano le colture dell’orto e del frutteto. La sua efficacia sta nella creazione di una barriera meccanica che ostacola lo sviluppo dei patogeni e nell'azione igroscopica che causa la disidratazione dei funghi.
- Microram 35 WG
Fungicida rameico in granuli idrodisperdibili ampio spettro d'azione, ammesso in agricoltura biologica, a base di ossicloruro di rame.