Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate sono molte le insidie che possono mettere a repentaglio la bellezza e la salute del vostro prato. Sapete riconoscere le principali malattie fungine primaverili e di inizio estate?
Carbone o Stripe Smut, questa patologia si caratterizza dalla formazione di una massa nera, aggregata o polverulenta, causata dal fungo Ustilago striiformis.
Filo rosso o Red Thread, la malattia, provocata dai funghi Laetisaria fuciformis e Corticium fuciforme, è caratterizzata da chiazze irregolari di diverse dimensioni che sono il sintomo della morte del tessuto erboso, dall’apice verso il basso. Il colore bruno è il primo campanello di allarme che si manifesta. In presenza di alti livelli di umidità però è possibile che i miceli siano colorati, in particolare rosa chiaro, rosso, arancione.
Macchia rosa o Pink patch, è dovuta ai Limonomyces roseipellis e si presenta sotto forma di macchie circolari, all’inizio di colore rossastro per poi diventare brune, nonostante il micelio sia originariamente bianco. Al centro della macchia si possono formare degli anelli con il bordo esterno di colore diverso.
Malattie fogliari o Leaf Spot (Helmintosporium spp., Drechslera spp., Bipolaris spp.) si tratta di malattie che colpiscono le lamine fogliari e che si riconoscono per delle piccole necrosi circondate da un alone bruno. che portano al graduale degrado del tessuto fogliare.
Yellow Tuft detta anche Downy Mildew o peronospera dei prati è una patologia causata dal fungo Sclerophthora macrospora, che produce un ingiallimento del prato a macchia di leopardo.
Spring dead spot (Leptosphaeria korrae, Ophiosphaerella korrae, Gaeumannomyces graminis) è una malattia fungina che attacca le superfici appena seminate. Si manifesta con piccole chiazze di colore verde scuro che poi virano verso il bronzo. In un secondo momento appare un anello e la base degli steli e le radici imbruniscono.
Come intervenire contro le malattie fungine estive
L’unico modo per prevenire attacchi da parte di malattie fungine è quello avere un manto erboso forte e resistente. Innanzitutto, affinchè non ci sia un ambiente favorevole allo sviluppo di funghi, è importante tenere sotto controllo il livello di umidità del terreno e nutrire il prato in modo da renderlo più resistente agli attacchi fungini, con prodotti come Actwin concime prato, un fertilizzante per manti erbosi con tecnologia a rilascio controllato che favorisce lo sviluppo del prato in modo costante e duraturo per tutta la stagione. In alternativa si può usare Actiwave G, il biostimolante a base di Ascophyllum nodosum, ricco di caidrina, acido alginico e betaine, che grazie alla sua speciale formulazione rende le piante più resistenti agli stress ambientali. Un altro prodotto estremamente efficace è Kendal Te, un concime biologico di origine vegetale, arricchito con zinco, manganese e rame, capace di rafforzare le naturali difese delle piante, anche in presenza di condizioni ostili di crescita.
Oltre a questo tipo di interventi, ci si può avvalere dell’uso preventivo di alcuni prodotti specifici, come Bioten WP, composto da una serie di ceppi di funghi del genere Trichoderma in grado di agire da antagonisti naturali dei patogeni.