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Come e quando annaffiare le piante grasse?

Si pensa che le piante grasse non richiedono particolare cura, ma questo non è del tutto vero. L’annaffiatura per esempio è una fase estremamente delicata che non va trascurata o improvvisata. Se è vero infatti che le piante grasse sono organismi biologicamente attrezzatI per resistere a lunghe siccità è vero anche che annaffiature sbagliate possono comprometterne la sopravvivenza.

 

Le piante grasse vanno sì annaffiate poco, ma in quelle occasioni la bagnatura va fatta in modo accorto e considerando anche l’apporto, insieme all’acqua, di trattamenti utili alla pianta, concimi in primis.

 

Innanzitutto va fatta un’importante distinzione tra piante grasse da appartamento e succulente che invece vengono tenute all’esterno, anche se temporaneamente ricoverate, ad esempio in serra, durante la stagione fredda. Questo perché le prime, abituate alle temperature costanti di casa, perdono la sensibilità al cambio di stagione.

 

Se le piante che rimangono all’interno possono essere annaffiate con una certa regolarità, circa una volta al mese, per tutto l’anno, quelle da esterno vanno bagnate solo nel periodo vegetativo quindi dalla fine del periodo freddo e finché le temperature rimangono miti, in considerazione delle temperature e del clima della zona geografica in cui ci si trova. Al Sud lo si può fare già a fine marzo, al il Centro sarà meglio aspettare aprile e per il Nord ci si può spingere fino a maggio. La bagnatura va poi interrotta a fine estate, tra settembre e novembre, tenendo conto sempre dell’andamento climatico e delle precipitazioni che si sono registrate nella stagione calda.

Indicativamente è bene annaffiare in media ogni 10 giorni, ma anche questo dipende dal clima. L’importante è assicurarsi che il terreno sia asciutto, meglio se da almeno un paio di giorni. Chiaramente, e questo vale in generale, più piccolo sarà il vaso più frequenti dovranno essere gli interventi.

 

A fare la differenza anche il materiale del vaso: in quelli di coccio la terra tende ad asciugarsi prima rispetto ai vasi di altro materiale. Se la pianta è ben esposta al sole avrà inoltre maggior bisogno di acqua rispetto alle piante con esposizione parziale o ridotta. Attenzione poi alla composizione del terriccio, che dovrà garantire condizioni ideali di drenaggio.

Come dicevamo, le piante grasse hanno bisogno di più acqua nel periodo vegetativo, in cui si sviluppano, mentre possono farne a meno nella fase di riposo che in genere coincide con l’inverno, ma può cambiare in base alla tipologia. Le cactacee ad esempio durante il periodo di riposo perdono le radici e quindi non vanno annaffiate, si sviluppano in primavera e inizio estate, rallentano la crescita ad agosto e alcune riprendono la crescita tra settembre e ottobre. Le succulente non cactacee hanno un periodo vegetativo più lungo delle cactacee e in alcuni casi il ciclo vegetativo è invertito rispetto alla maggior parte delle piante grasse, vegetando in inverno. L’annaffiatura dovrà rispettare il ciclo della pianta.

 

Come annaffiare le piante grasse

Un buon metodo per bagnare le piante grasse è l’immersione in bacinelle contenenti acqua. Con l’annaffiatoio invece è difficile regolare il getto con il rischio di scoprire le radici o eliminare lo lo strato superficiale di terriccio.

Attraverso la bagnatura per immersione si ha inoltre il vantaggio di poter diluire nell'acqua concimi, e all’occorrenza altri prodotti ad azione sistemica come certi insetticidi o fungicidi. Utilizzare un nebulizzatore o uno spruzzino può essere funzionale durante le prime bagnature dopo l’inverno, alla ripresa vegetativa, oppure nei semenzai durante i primi anni di vita delle piante o per succulente che si trovano in piccoli contenitori. Utile quindi quando la necessità è somministrare poca acqua alla volta.

 

I prodotti per piante grasse belle e sane

Le piante grasse, come abbiamo visto, necessitano di un terriccio specifico. Sala Laurus ha selezionato proprio per le succulente, Compo Sana Cactae - terriccio per cactacee. Questo substrato si rivelerà fondamentale in occasione del rinvaso, da effettuarsi ogni 2-3 anni. Quando rinvasate, inumidire leggermente il terriccio e riempite i vasi, lasciando un paio di centimetri dal bordo superiore, dopo aver coperto con un coccio il foro di drenaggio. Dopo il rinvaso annaffiate e attendete prima di concimare almeno 4-6 settimane. Ricordatevi di proteggere la piante dal pieno sole per i primi tempi.

Un prodotto perfetto per la concimazione delle succulente è One liquido, un biostimolante concentrato organo-minerale a base di estratti vegetali e microelementi, in grado di accelerare il metabolismo delle piante assicurando risultati di crescita rapidi e già dalla prima applicazione.

Quanto ai vasi, c’è solo l’imbarazzo della scelta: si può optare per l’elegante Brussels for Soft round dalla forma affusolata e arrotondata. Particolarmente decorativi i vasi pensili Brussels for Soft Air, che non passano certo inosservati e permettono di aggiungere un tocco di verde nei luoghi più impensati. Se se si vogliono abbinare tra loro tre diverse piante grasse, la soluzione giusta invece è Brussels Diamond Trio, che si può sistemare facilmente sul davanzale o su un tavolino del salotto.