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Actinidia: come proteggere la pianta del kiwi, sensibile ai ritorni di freddo

L’Actinidia è la pianta dei kiwi, frutti particolarmente apprezzati per il loro alto contenuto di vitamina C e per l’abbondante fibra che apportano alla dieta.

Nonostante le sue origini affondino nell’Asia orientale, l’actinidia cresce ottimamente in Italia, tanto che ogni anno il nostro Paese si contende con la Nuova Zelanda il primato di produttore protagonista sui mercati internazionali.

 

Il successo di questa pianta a livello nazionale si deve anche alla sua capacità di resistere al freddo. L’actinidia adulta infatti, pur prediligendo climi temperati, può benissimo resistere anche a basse temperature (fino a -15 °C) purché affronti il gelo quando è in fase dormiente. Ad essere estremamente pericolosi per la pianta del kiwi sono invece i ritorni di freddo primaverili, ovvero quelli che si presentano quando la pianta sta per uscire dalla fase di dormienza e per questo ha meno difese.

 

Cosa fare in caso di gelate primaverili?

Esistono alcuni accorgimenti agronomici che possono rivelarsi proverbiali. Una prima strategia è la difesa passiva che comprende tutti quegli interventi effettuati in anticipo per ridurre l’impatto delle gelate. Rientrano in queste operazioni evitare di posizionare le piante in zone ad alto rischio di gelate tardive ed effettuare concimazioni “intelligenti”. Sono infatti da prediligere quelle fosfate o potassiche che permettono alla pianta di resistere meglio al freddo rispetto a quelle azotate.

 

Un terreno molto asciutto ha una limitata conducibilità termica e quindi il calore presente nel sottosuolo fatica a raggiungere la superficie, per questo motivo è preferibile mantenere il terreno sempre ben idratato. L’umidità infatti aumenta la conducibilità termica del suolo. Allo scopo si rivela particolarmente indicata l'irrigazione per aspersione in modo da umettare tutta la superficie del campo, arrivando a una profondità di 2-5 cm del terreno che garantisce una protezione sufficiente per 3-5 giorni in caso le temperature scendano tra marzo e aprile. Siccome un’efficace difesa si riesce ad avere solo la vegetazione è asciutta durante le ore di gelo, è preferibile eseguire l'irrigazione molte ore prima del tramonto o nella giornata precedente, per permettere alle parti bagnate delle piante di asciugarsi.

 

Gli accorgimenti di difesa attiva sono invece quelli a cui si ricorre nel corso della gelata, come l’irrigazione antibrina che per l’Actinidia deve essere fatta sottochioma e che è più  efficace se le gelate non sono eccessivamente intense. Per procedere con questa operazione, di natura certamente più professionale, si può ricorrere all’impianto già presente sempre che sia dotato di microjet, gli irrigatori a goccia invece non sono adatti, visto che si deve bagnare con una leggera nebulizzazione. Per capire quando è bene intervenire con l’irrigazione antibrina sottochioma, è bene mettere un termometro tradizionale in prossimità del suolo, in posizione esterna rispetto ai filari. Quando la temperatura rilevata si aggira attorno a 0°C si può iniziare il trattamento. L’irrigazione può essere interrotta quando la temperatura raggiunte 1°C.

 

I consigli di Sala Laurus

Oltre agli accorgimenti agronomici, in alcuni casi adatti solo se si coltiva l’actinidia per scopi professionali, si può intervenire con prodotti specifici, come Megafol in grado di favorire il superamento degli arresti vegetativi dovuti a stress ambientali, come avviene nel caso di gelate. Questo prodotto, costituito da un complesso di matrici organiche di natura vegetale, biologicamente attive, applicato in caso di gelo consente di superare rapidamente e in modo naturale gli eventuali arresti della crescita vegetativa.

 

E più in generale per la cura dell’actinidia?

Al di là della protezione dal freddo, per avere delle piante di kiwi forti e con uno sviluppo vegetativo ideale, si suggerisce caldamente l’impiego di Mc Extra, un concentrato solubile a base di fitoingredienti attivi estratti dall’alga Ascophyllum nodosum. Questo prodotto si può usare da quando la gemma si apre fino alla pre-fioritura. MC Extra è infatti in grado di favorire un aumento produttivo, a partire già dalle gemme, senza però determinare uno squilibrio vegeto-produttivo.

 

Applicare invece il Mc Cream, concime in crema ad alta concentrazione di fitoingredienti attivi sempre estratti dall'alga Ascophyllum, 2-3 volte a partire dalla fioritura, stimola l'attività metabolica e fotosintetica della pianta accelerandone lo sviluppo. Utilizzato poi in associazione a Benefit PZ, prodotto del tutto naturale pensato per aumentare la dimensione dei frutti, riuscirete a ottenere uno sviluppo regolare anche dei frutti.

Infine, in fase di ingrossamento dei frutti l’impiego di Sweet, che apportando calcio, magnesio, microelementi e specifici polisaccaridi, consente di ottenere kiwi più dolci e di qualità visto che favorisce i processi di maturazione del frutto e aumenta la concentrazione zuccherina.